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Aggressioni, intimidazioni, revisionismo e coperture politiche. Piccolo viaggio nel neofascismo spezzino

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INDICE - Introduzione - Per prima cosa i fatti - Appunti sulla provincia e la sua storia - Tempi nuovi - nuove sedi - Aggressioni che vengono da lontano - Spazi urbani, odonomastica e agibilità fascista - Il caso della Mediateca Fregoso - Andare oltre. Quello di cui abbiamo bisogno INTRODUZIONE La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente... sparisce. Da: "I Soliti Sospetti" L’ultima aggressione fascista, della notte tra il 29 e il 30 maggio 2020, impone di cambiare passo. Non c’entra il decoro, la movida, lo scontro tra bande. È questione di squadrismo, di coperture politiche, di agibilità delle frange neofasciste nello spazio urbano e pure di atti intimidatori nei confronti del tessuto produttivo della città. Ma La Spezia non è Gotham city. Non ha bisogno di vittime, di guerre tra faide nemiche, né di un commissario Gordon, né di eroi mascherati che si fanno giustiz

Inventare l'ignoto. La Spezia e il diritto alla città

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"Da sempre le città sono teatri che mettono in scena il pensiero utopico; (...) incubatrici di idee, desideri, orizzonti di vita possibile che possono insorgere in determinati momenti della storia."   Immagine fumettistica che rappresenta una manifestazione durante la Comune di Parigi (1871) Così scriveva  David Harvey sulle possibilità dello spazio urbano.  Tuttavia  le città sono diventate col tempo anche centri di accumulazione capitalistica e spazi di conflitto  tra quei pochi che, producendo, restringono l'accesso alle risorse e ai beni comuni, e i molti che, lavorando, vengono determinati nella qualità della loro vita.  Questo conflitto via via più forte nel corso del XIX secolo ha avuto due declinazioni specifiche nella configurazione e nel ruolo, come nell'aspetto e negli equilibri urbani . Da un parte l'urbanizzazione ha giocato un ruolo primario nell'assorbimento del surplus di capitale, alimentando  processi di &q

Centro Allende: da spazio sociale a vetrina commerciale

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Dicono sarà lasciato spazio alle iniziative esterne: 10 giorni su 365. Dicono sarà un co-working: previsti ampi stand gastronomici. Dicono si farà cultura: a costo zero e funzionale all'indotto turistico. Dicono sarà un percorso partecipato: ma cosa farci e come farlo è già ampiamente delineato . Al "Centro S.Allende" abbiamo organizzato iniziative, feste, conferenze, seminari; sotto ai pini del suo parco abbiamo passato serate d'estate, visto film e ascoltato concerti. Uno spazio da recuperare ma indiscusso snodo e punto di riferimento della cittadinanza. Con il via libera del Comune a 18 anni di concessione , invece, viene ceduto un luogo strategico per la vita culturale e associativa a una cordata di noti "capitani coraggiosi" che ha le idee molto chiare. Fare del posto una via di mezzo tra un duty free e un banco delle informazioni turistiche; una sorta di interporto a uso e consumo del turismo veloce e di massa . A due passi dal centro, da

Italia città ostile

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 La giovinezza è tutta nella luce d’una città al tramonto dove straziato ed esule ogni suono si spicca nel brusio. E tu mia vita salvati se puoi serba te stessa al futuro passante e quelle parvenze sui ponti nel baleno dei fari. Periferia 1940, da "Diario d'Algeria" Vittorio Sereni C’è un fenomeno che riguarda tutte le città italiane, da Nord a Sud, qualsiasi sia il colore del loro governo. Sotto le etichette di decoro e sicurezza si stanno riducendo gli spazi a disposizione di alcune parti del corpo sociale: i giovani e tutti coloro che, per le più disparate ragioni, si trovano ai margini. Le ordinanze si rincorrono dando prova dello spirito che agita chi amministri le nostre città, con l’approvazione di un’ampia parte dell’elettorato, senza distinzione di fede politica . Si vieta di diffondere musica dai propri cellulari negli spazi pubblici (La Spezia), di mangiare un panino seduti su una panchina o un gradino ( Verona [2014, vieta di dar

BIBLIOTECA CIVICA P.M. BEGHI

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Via del Canaletto, 94, 19126, La Spezia "(...)l'immaginario non si costituisce contro il reale per negarlo o compensarlo; si stende tra i segni, da libro a libro, nell'interstizio delle ripetizioni e dei commentari; nasce e si forma nell'intercapedine dei testi. È un fenomeno da biblioteca." - M. Foucault, Scritti Letterari -

BIBLIOTECA CIVICA U. MAZZINI

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Corso Cavour, 251, 19122 La Spezia "(...) chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d'esperienza, d'informazioni, di letture, d'immaginazioni? Ogni vita è un'enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili." - Italo Calvino (Lezioni americane) -

PALAZZINA DELLE ARTI

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Via del Prione, 234, 19121, La Spezia  Orario: CHIUSA "Una città non è una città senza una biblioteca. Magari pretende di chiamarsi città lo stesso, ma se non ha una biblioteca sa bene di non poter ingannare nessuno."  - Neil Gaiman -